
Quello che si prova quando si accende la luce rossa non si può capire se non lo si prova. L'immagine che hai come speaker è di molti volti che ti stanno aspettando e ti stanno ascoltando e tu gli devi dire qualcosa che, non serva solo per passare il tempo e per finire il primo step prima della pubbilcità.
Come per gli aerei, così per un programma radiofonico, il momento più difficile è il decollo/partenza programma e l'atterraggio/chiusura del programma. In mezzo a ciò ci puoi mettere quello che sei oppure quello che vuoi apparire, ma il risultato non è lo stesso, chiaramente.
Sei convinto che la gente stia la ad ascoltare le tue parole o i tuoi pensieri; ti convinci poi, che è la musica che suoni che interessa e quindi puoi anche essere quello che non sei, tanto non se ne accorgerebbe nessuno.
Si spegne la luce dell' "On air" e te ne vai a casa stanco come se avessi fatto tre ore di pesi in palestra. Pensi che in fondo quello che hai detto non sia interessato a nessuno e ti consoli per la selezione musicale che hai scelto; può andare bene anche così, credi o ti illudi che vada bene comunque, poi accendi il pc, scarichi la posta e ti trovi un paio di mail che ti fanno un commento a ciò che hai detto in trasmissione.
Bene o male anche se una sola persona ti sta ascoltando è un grande successo, ed allora conviene essere quello che si è davanti ad un microfono e non fingere di essere.
joe silente